Dio non deve servire agli scienziati (né può essere strumento di ricerca)

Dio non deve servire agli scienziati (né può essere strumento di ricerca)

Dio non deve servire agli scienziati (né può essere strumento di ricerca: la lettera del prof. Francesco Totaro su Avvenire, pubblicata il 27 ottobre 2021, sul rapporto tra filosofia, teologia e scienza fisico-cosmologica.

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Stefano Mandolini Scritto il18:01 - 29/05/2023

L’articolo del Prof. Francesco Totaro mi sembra richiami, confrontandosi naturalmente con il pensiero filosofico e scientifico contemporaneo, alcune riflessioni presenti nelle Critiche kantiane. In particolare la preoccupazione, presente nel filosofo tedesco, di tenere separata la scienza fisico-matematica dalla metafisica e dalla teologia. A differenza di Kant, però, vedo una maggiore considerazione della metafisica come un conoscere che ha un suo spazio di autonomia, una sua dignità epistemologica e antropologica. Ulteriore differenza nell’impostazione del Prof. Totaro, dal filosofo di Konigsberg è, mi sembra, una più stretta integrazione tra metafisica ed etica. L’impressione che ho è che alcuni esponenti della scienza fisico matematica sentano un po’ il richiamo alla visione classica delle fisica, che sconfinava nella metafisica, Se forse può esserci oggi un richiamo della scienza alla metafisica, questo può derivare anche dalla consapevolezza che il campo di ricerca della scienza diventa sempre più ampio e profondo, mano mano che la ricerca progredisce. Ci si rende conto che le cose sconosciute, perché ancora non sperimentabili e alle quali si può risalire con delle ipotesi di tipo teorico, sono molteplici. Anche la teologia ha un suo statuto epistemologico, ma credo che il suo ambito di ricerca, vada, anche in questo cas, delimitato, per evitare i due estremi del fideismo privo di ragioni e di una teologia che tutto vuole dimostrare…

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