“L’epoca fragile?”: un progetto sulle fragilità dedicato agli studenti UniPv
L’Associazione culturale “Convivio” promuove un progetto intitolato “L’epoca fragile?”, che vedrà direttamente protagonisti nella strutturazione e nella realizzazione dello stesso un gruppo di studenti/esse e di dottorandi/e dell’Università di Pavia.
“L’epoca fragile?” nasce da una serie di domande su cui un gruppo di giovani ha scelto di soffermarsi con particolare attenzione: è davvero, la nostra, l’epoca del trionfo delle fragilità? E, se sì, quali sono le fragilità da cui è afflitto l’uomo del nostro tempo, che, gravando su di lui, lo impoveriscono, e, infine, rischiano di mortificarlo fino a dis-umanizzarlo? E poi, una volta riconosciutele, come poterci liberare di queste fragilità, per essere condotti a vita nuova, ossia ad una forma di esistenza più compiuta, e quindi felice, ‘purificata’ da tutte quelle ‘storture’ che irrimediabilmente ne impediscono la fioritura e la crescita?
Lo scopo del gruppo di lavoro è quello di allestire un racconto, che si tradurrà in un percorso espositivo di carattere sensoriale e immersivo, che verrà allestito presso l’Ottagono bramantesco della Cattedrale di Pavia nel mese di dicembre, capace di trasmettere all’intera cittadinanza due messaggi di grande attualità:
- numerosi sono i punti di caduta o le fragilità che caratterizzano il nostro tempo, che dobbiamo sapere riconoscere, de-codificare e analizzare dettagliatamente, per poterne conoscere le cause e per potere così, assunta questa consapevolezza, agire su ciò che ingenera queste ‘distorsioni’, al fine di limitarle e di non caderne vittima;
- essenziale, ciò premesso, sono l’incontro e l’autentico confronto con l’altro, oggi profondamente in crisi, al di là di ogni diffidenza, di ogni sospetto e di ogni possibile forma di resistenza, perché è solo nell’essere-in-relazione che può prendere vita, nello spazio della con-divisione, quella forma di cura reciproca che segna l’occasione di un possibile oltrepassamento di ogni fragilità.
La mostra che “Convivio” vuole allestire mira dunque ad essere un percorso dal buio alla luce, dalle cadute alla rinascita, dalla disperazione alla speranza, vuole in altre parole, convocando a supporto di questa operazione tutte le forme dell’estetica, ‘mettere in scena’, attraverso immagini fotografiche, brevi video, poesie e anche brevi composizioni musicali, le principali fragilità del nostro tempo, per potere poi, al termine del percorso, ‘cantare’ un inno alla relazionalità quale unico spazio possibile per l’oltrepassamento delle stesse.
Il materiale che verrà esposto e che sarà funzionale al racconto delle diverse fragilità dell’uomo del nostro tempo, nonché l’organizzazione tematica dello stesso e l’intero allestimento, sarà a cura di tutte quelle studentesse e di quegli studenti che decideranno di aderire alla presente iniziativa e che, scegliendo di mettersi in gioco, vorranno provare a rispondere alle seguenti domande: è davvero, la nostra, l’epoca fragile? E, se sì, quali sono le fragilità da cui è afflitto l’uomo del nostro tempo? E come, di conseguenza, limitarle o contenerle?